<center> LOUIS VUITTON : L’INVITATION AU VOYAGE </center>
Saga

Louis Vuitton: l'invito al viaggio

29/09/2020

Se il mondo del lusso è associato ai sogni, quello di Louis Vuitton è inscindibile dai viaggi. Attraverso le sue collezioni, la prestigiosa casa di Louis Vuitton non smette mai di ricordarci che il viaggio è al centro del suo DNA. Oggi riconosciuto in vari campi del lusso – prêt-à-porter, orologeria, gioielleria – è soprattutto un brand di pelletteria eccezionale, nato da un'unica attività: la manifattura di bauli.

Ecco il racconto dello straordinario viaggio del brand e la presentazione di alcune delle sue borse emblematiche, indossate per quasi un secolo.

Louis Vuitton e suo figlio: il successo di un'azienda di famiglia

Louis Vuitton, futuro fondatore della maison, nacque nel 1820 in una modesta famiglia della Borgogna. Arrivò a Parigi a 16 anni, nel 1837, dopo aver percorso a piedi i 400 chilometri che lo separavano dalla capitale. Entrò al servizio di un fabbricante di bauli - Monsieur Maréchal - che gli insegnò a realizzare bauli robusti e durevoli. All'epoca il trasporto moderno era in piena espansione: la ferrovia e le navi a vapore facilitavano gli spostamenti. La professione di fabbricante di bauli è quindi molto utile e rispettata. Nel 1854, Louis Vuitton fu riconosciuta per la sua attività e godette del sostegno di una clientela d'élite, così decise di aprire una propria boutique.

Nel 1858 realizza il primo "baule a vapore": un modello di baule adatto ai viaggi in treno. Fino ad ora, le casse da viaggio avevano la parte superiore a cupola, per consentire alla pioggia di defluire. È stato un problema conservarli correttamente in uno spazio ridotto. Louis Vuitton introduce una piccola rivoluzione: un baule con lati piatti in tessuto impermeabile, facile da impilare. I suoi primi bauli erano decorati con un tessuto grigio chiamato Trianon. Nel corso del suo successo, Vuitton sperimenta nuovi modelli per vestire i suoi bauli: le righe nel 1876, e nel 1888 nasce la famosa scacchiera. Questi motivi, dipinti a mano, avevano lo scopo di differenziare i bauli Vuitton dalle contraffazioni: godevano già di un prestigio sufficiente per essere imitati!

Nel 1876, Georges Vuitton, unico figlio di Louis, era già coinvolto nell'azienda di famiglia da diversi anni. Inventa e brevetta un ingegnoso sistema di chiusura dei bauli, rendendoli impossibili da scassinare. Questo sistema è ancora in uso oggi! Quando suo padre morì nel 1892, ereditò un'attività di successo. Nel 1896, Georges diede al marchio il suo stile iconico: il famoso "Monogram". Questo modello diventa sinonimo di lusso ed elitarismo e permette al marchio di distinguersi dai suoi concorrenti. Georges Vuitton esporta il marchio negli Stati Uniti, diventa rapidamente un'azienda di livello mondiale.

Un'evoluzione decisamente moderna

Louis Vuitton ha continuato a crescere durante il turbolento XX secolo. Nel 1987 avviene uno degli eventi più significativi per lei: si fonde con Moët Hennessy per fondare il gruppo LVMH, oggi una delle più grandi multinazionali del lusso. Dieci anni dopo, nel 1997, un secondo evento di trasformazione ha cambiato il marchio: la creazione di una collezione prêt-à-porter, per la prima volta nella sua storia. Le redini di questo nuovo settore sono affidate al talentuoso e anticonvenzionale Marc Jacobs. È un successo totale: Louis Vuitton è ora riconosciuto nel rispettato mondo del prêt-à-porter. In 2013, gli succedette il brillante Nicolas Ghesquière. Porta anche una spiccata visione artistica. I due uomini hanno dato energia al marchio senza nuocere alla sua eleganza.

Hanno avviato collaborazioni di successo con artisti come Murakami, Yayoi Kusama, Jeff Koons. Ognuna di queste collaborazioni ha offerto nuove interpretazioni delle borse iconiche del marchio. Tutto ciò conferisce un'attitudine molto particolare al marchio Louis Vuitton: gli stili di pelletteria e prêt-à-porter sono molto preppy, e contengono tocchi di eccentricità.

Il marchio ha continuato ad espandersi e ad integrare nuovi rami del lusso, ma rimane vicino alle sue radici: offre una vasta gamma di valigie e i nomi delle sue famose borse sono inconfondibili: Keepall, Carryall, Nerverful, All-In... Questi le borse sono fatte per l'avventura.

Panorama delle borse più iconiche, al braccio delle donne dall'inizio del 20° secolo!

L'Alma

All'inizio del XX secolo, la crescente fama del marchio di valigie attirò l'attenzione dell'icona della moda parigina: Gabrielle Chanel. Nel 1925 fu creata una borsa appositamente per lei. Nel 1934, quasi dieci anni dopo, autorizzò la produzione di questa borsa per il grande pubblico. Nel 1955 prese il nome di Alma e fu leggermente ridisegnata, pur mantenendo la sua forma a cupola, i suoi manici chic e il suo pratico fondo piatto che tanto piaceva a Coco Chanel.

Le Keepall

Erede del bagaglio di lusso della casa, la Keepall è una delle prime borse da viaggio della casa. È stato creato nel 1930, in un momento in cui gli stili di vita e i modelli di viaggio stavano cambiando. È più comune partire per un fine settimana e l'uso dell'automobile si è diffuso ampiamente. I bauli non sono più adatti a questi nuovi modi di viaggiare e il flessibile Keepall presenta una piccola rivoluzione.

Le Speedy

La borsa più famosa del brand, nasce con il nome di Express nel 1930 per poi essere ribattezzata nel 1980. Adottata da intere generazioni e indossata in particolare da Audrey Hepburn, la Speedy si è affermata come la borsa chic e pratica per eccellenza. . Si trova soprattutto sulle braccia delle giovani ragazze, che abbracciano sia il monogramma emblematico che le stampe colorate. Dal 2006, una versione della Speedy con tracolla ne accentua la praticità.

La richiesta delle borse del brand è straordinaria, tanto che sono disponibili in una miriade di materiali, modelli e dimensioni. Trova queste borse eccezionali nel nostro catalogo!